GENNAIO 2024

Leggi il bollettino di Gennaio.

appuntamenti del mese:

– domenica 7 gennaio: alle 10.30, culto con santa cena. Segue un’agape comunitaria.

– mercoledì 10 gennaio: alle 20.15, presso la parrocchia del Sacro Cuore, “A scuola di ecumenismo. L’esperienza della fiducia”, con la teologa Lucia Vantini e lo psicoterapeuta Massimo Diana.

– lunedì 15 gennaio: alle 18.30, studio biblico.

– venerdì 19 gennaio: dalle 19.30, studio biblico in famiglia. Saremo ospiti della famiglia Felber ad Arzo.

– domenica 21 gennaio: alle 16.00, presso la parrocchia S. Massimiliano Kolbe (Pregassona) celebrazione per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

– lunedì 22 gennaio: alle 18.30, studio biblico.

– lunedì 29 gennaio: alle 18.30, studio biblico.

Testi di predicazione:

7.01.2024: Isaia 9,1-6

14.01.2024: Isaia 42,1-9

21.01.2024: Luca 10,25-37

28.01.2024: Isaia 45,15-25

DOMENICA 24 DICEMBRE

Alle 10.30, culto di Natale con santa cena. Testo di predicazione: Isaia 7,10-15; 9,1-5 (ascolta l’audio).

Una poesia per questo Natale:

Il rischio della nascita”.

«Non è il momento giusto per far nascere un bambino,

con la terra tradita dalla guerra e dall’odio e una cometa che squarcia il cielo per avvertire che il tempo finisce e il sole brucia ancora.

Non era il momento di nascere per un bambino, in una terra stretta nella morsa di Roma; quando l’onore e la verità erano calpestati dal disprezzo…

Eppure proprio qui il Salvatore ha messo la sua casa.

Quando è il momento giusto per far nascere l’amore?

La locanda è piena sul pianeta Terra,

e una cometa ha squarciato il cielo…

Eppure l’amore corre ancora il rischio di nascere» 

(Madeleine L’Engle, traduzione di Paola Lazzarini Orrù).

DOMENICA 17 DICEMBRE

Alle 10.30, culto animato di Natale. Segue un’agape comunitaria con banco vendita dolciumi.

Testo dell’animazione sul tema del dono:

Hanna: Porta 3 babbi natale di cioccolata all’impacchettatrice = Elisabetta

Sa, siamo stati invitati da nostra figlia per la vigilia di natale. Siamo felicissimi perché le sue bimbe adorano ancora i nonni. Sono così piccole …

Non so se parlare loro di Gesù bambino: sa come è vissuto oggi il Natale: una festa di compleanno senza il festeggiato…

Lei cosa ne pensa? Io ho dei bei ricordi del natale in famiglia, un giorno sempre segnato dal racconto della nascita di Gesù…

Ma adesso è tutto cambiato. Contano solo i doni…

Mi dica: cosa ne pensa?

Caterina: Porta un CD con musica da ballo all’impacchettatrice

Elisabetta: Ah, lei regala musica per ballare a Natale?

Sì! Sa perché? Nella mia gioventù ho vissuto tanti anni in Africa – per esattezza in Sierra Leone.

E lì ho visto che a Natale ci sono ballerini per le strade che danzano – la gente dà loro dei soldi per farli continuare a danzare per le strade.

Inizialmente ero scioccata nel vedere come loro festeggiano il Natale – a mio avviso manca la serietà e la solennità del nostro natale qui, in Svizzera. Ma poi ne ho capito il senso: provare a danzare la vita, come ha fatto Gesù, il Signore della danza. E poi lì, a Natale non cade la neve: fa caldo e quando arriva la leggera pioggia natalizia – the christmas rain – tutti sono felici ed esprimono con la danza la loro gioia.

Ecco, vorrei tanto vivere e regalare leggerezza per Natale – questa gioia di vivere che ho scoperto in Africa.

John: Porta diversi buoni regalo all’impacchetratrice =

Elisabetta: Oh, quanti buoni regalo!

Sì, perchè non per tutti il Natale è una festa di famiglia. Quante persone sole, malate; quanti cuori spezzati. A volte ne scorgo il volto triste con la coda dell’occhio e basta… Ma alcuni li incontro più di una volta: sull’autobus, davanti alla Migros… e anche alcuni amici, quelli che riescono a liberarsi della maschera sociale, del dover apparire vincenti, senza problemi, e mi confidano i loro fallimenti, la loro solitudine… Ecco, penso che dare loro un buono regalo sia un piccolo gesto per dire che anche loro sono importanti, che quel Gesù che ricordiamo a Natale è nato anche per loro, che non devono pensare di non valere niente…

L’impachettatrice: Sa, io non sono una grande credente, o una che corre sempre in chiesa, ma questo Gesù bambino non é nato proprio per i più poveri? Penso che Lui si serva di gente come lei, per parlare di un Dio che non delude mai, che non tradisce mai, che non abbondana mai…

Rolf: Porta all’impacchettatrice un trenino

L’impachettatrice= Elisabetta : Ma che bel trenino …


Sì, ogni natale regalo a qualcuno della famiglia un trenino! Sa perchè?

Perchè mi torna sempre in mente quando da bambino desideravo tanto un trenino. Quando poi è arrivato il fatidico giorno e il momento di aprire i regali c’era molta eccitazione da parte di noi bambini. Abbiamo aperto tutto. E cosa ho ricevuto? Un paio di scarpe e di un colore che non mi piaceva.

Ero così deluso che volevo piangere, correre via, nascondermi. Che tristezza, e proprio a Natale.

Dopo un po’ mia madre disse: oh, quasi mi dimenticavo! Davanti alla porta di casa c’è ancora un pacco. Tutti noi bambini siamo andati a prendere il regalo. E indovini? Dentro c’era proprio il mio trenino!

Io – dopo la prima grande delusione e tristezza ero al settimo cielo per la felicità. Ho ricevuto il trenino tanto desiderato. Quindi ad ogni natale regalo un trenino a qualcuno.

Annamaria: Porta all’impacchettatrice un libro per bambini

L’impachettatrice= Elisabetta: Oh che bello, fa un regalo ad un bambino?

No, ogni Natale scelgo un libro per bambini e lo regalo ad un adulto della mia famiglia o ad un amico, un’amica.

Sembra strano vero? Ma sono convinta che solo i bambini riescano ad apprezzare il Natale. Non devono preocupparsi né del comprare, né del cucinare, né di tutta la preparazione – decorazioni, pulizia della casa, fare i letti per i parenti… Non devono preocupparsi che tutti ricevano un regalo, che i soldi della tredicesima bastino per tutte le spese di Natale. I bambini non hanno di queste ansie, sono pieni d’attesa e gioia per il Natale. Ma quando si diventa adulti, tutto cambia! E sei felice quando tutto lo tsunami del Natale é passato e sei sopravissuto.

Sa che Gesù ha detto: se non diventate come bambini non entrate nel regno di Dio? Beh, avrebbe potuto anche dire: se non diventate come bambini non potete godervi il Natale!

Capisce? Regalando un libro per bambini ad un adulto, vorrei dirgli: ti auguro un Natale privo di ansie, un Natale pieno d’attesa, dove conta lo stupore per ciò che ci viene donato.

Charlotte: Porta all’impachettatrice = Elisabetta un presepe di legno.

L’impachettatrice: che presepe particolare: l’asino, il bue e la pecora sono molto più grandi di Giuseppe, Maria e di Gesù bambino. E’ giusto?

Sì, l’ho comperato apposta così! Sa perchè? Anche dopo 2000 anni noi umani non abbiamo ancora capito che cosa è successo in quella notte. Gli animali hanno dato rifugio a un neonato – gli esseri umani, invece, non avevano posto per lui.


Penso che ogni natale dovrebbe essere il natale degli animali – perchè sono stati loro ad accogliere senza riserve questa famiglia in cerca di caldo, di protezione. Hanno dato la loro mangiatoia come primo lettino a Gesù. Sono stati gli animali a riscaldare gli esseri umani e condividere lo spazio con loro.

Io sono convinta che Dio un giorno ci chiederà conto di come abbiamo trattato gli animali, se abbiamo imparato da loro… Perciò nel presepe che regalo il bue, l’asino e la pecora sono grandi, più grandi di tutto il resto. Così, guardandolo, ci ricordiamo di quel primo Natale, in cui c’era pace tra gli esseri umani e gli animali. La casa dell’animale ha ospitato l’essere umano, ha ospitato la salvezza del mondo.

MERCOLEDI’ 13 DICEMBRE

Dalle 18.00 alle 18.30, in piazza S. Rocco (quartiere Maghetti(, Veglia di solidarietà per i perseguitati a causa della fede.

Alle 20.15, in Via Landriani 10, studio biblico ecumenico. “Credere in una salvezza possibile (Romani 3,21-5,21)”.

DOMENICA 3 DICEMBRE

Alle 10.30, culto domenicale con santa cena. Testo di predicazione: Isaia 40,1-11. Segue un’agape comunitaria.