Alle 10.30, culto domenicale. Testo di predicazione: Luca 19,11-27 (ascolta l’audio).
Alle ore 17.00, presso la Chiesa di San Giovanni a Bellinzona: celebrazione per la Festa Federale di Ringraziamento.
Il testo del Consiglio elvetico delle religioni in vista dell’appuntamento di domenica 15 settembre
In occasione del digiuno federale del 15 settembre 2024, il Consiglio svizzero delle religioni (SCR) ha reso nota una dichiarazione congiunta accompagnata da una preghiera.
«Il Digiuno Federale offre a noi, rappresentanti delle comunità musulmane, ebraiche e cristiane della Svizzera, una preziosa occasione per riflettere e riflettere sulle responsabilità che condividiamo e sulle opportunità di cui beneficiamo. La Svizzera ci dà così tanto di cui essere grati e grati. La Svizzera è un paese di pace, un paese di neutralità politica, un paese risparmiato dalla guerra per molti anni. Il nostro tenore di vita è uno dei più alti al mondo; il nostro sistema sanitario è eccellente, il nostro sistema formativo integrativo è rivolto al futuro e una forte rete raccoglie e sostiene bambini e pensionati, malati e bisognosi. Il nostro processo democratico di partecipazione diretta, la nostra diversità culturale e la grande tolleranza che regna tra culture, religioni e stili di vita diversi tra loro sostengono la pace sociale e religiosa del nostro Paese. Il nostro ambiente di vita piacevole, la nostra politica stabile, la nostra prosperità economica e la nostra diversità culturale costituiscono un quadro che consente agli esseri umani di prosperare. Vivere in Svizzera è un dono!
Tuttavia, vivere in Svizzera è più di un dono, perché la nostra democrazia, la nostra pace religiosa e la nostra cultura liberale e tollerante non sono cadute dal cielo: sono il frutto di processi di apprendimento lunghi, dolorosi e talvolta sanguinosi. Tuttavia, ovunque nel mondo, la democrazia, i diritti umani e la libertà sono minacciati dall’ostilità, sfruttata politicamente, diretta contro i gruppi. Se vogliamo mantenere questi progressi, non possiamo darli per scontati, ma dobbiamo lottare contro la misoginia, contro l’antisemitismo, contro l’islamofobia, contro l’ostilità verso le Chiese, contro il razzismo e contro il nazionalismo. Quando le nostre comunità religiose promuovono tali atteggiamenti e ideologie, o si lasciano sfruttare da essi, come comunità di credenti, siamo colpevoli. La nostra fede ci dà orientamento spirituale, ma ci affida anche la responsabilità verso il nostro prossimo, soprattutto quando questo prossimo ci è ancora estraneo. Spinti dal riconoscimento e dall’impegno che questo riconoscimento comporta, noi, rappresentanti delle comunità e delle Chiese musulmane, ebraiche e cristiane della Svizzera, vogliamo contribuire alla pace e all’equità nella nostra società. Possa questo giorno di digiuno federale ispirare tutti noi a impegnarci per la pace e il benessere dell’intera comunità. Invitiamo le nostre Chiese, le nostre comunità religiose e gli uomini e le donne di buona volontà a dire le seguenti parole per farne la base della loro preghiera.
Dio che ci ami, noi che veniamo da religioni diverse ci sentiamo uniti da comuni desideri e speranze. Vogliamo esprimere la nostra gratitudine per i numerosi privilegi di cui godiamo in Svizzera: godiamo di pace, prosperità e libertà di culto. Sappiamo che non dimostriamo ancora sufficiente responsabilità verso la Creazione. A volte dimentichiamo quanto stiamo bene e non riusciamo a vedere coloro che hanno bisogno del nostro aiuto. Riconosciamo i nostri errori e ti chiediamo di perdonarci e di darci l’intelligenza e la forza per fare meglio. Fa’ che ci opponiamo a tutto ciò che crea disprezzo per tutte le tue creature. Donaci il coraggio di alzare la voce contro l’odio, il razzismo e l’ingiustizia. Rendici strumenti della tua pace, testimoni del tuo amore. Grazie perché ci ascolti e ci accompagni in questo percorso».