GRAZIE!

Al termine di questo 2024, con le parole di Angelo Casati, vogliamo dire grazie

“A chi ha acceso ai miei occhi nella notte

la lampada della Parola.

Alle mie amiche e ai miei amici compagni di viaggio,

donne e uomini delle miniere,

tenaci nel disseppellire dal buio dell’ovvietà il brivido della Parola.

A chi legge negli spazi bianchi del libro

soffiando sulla brace nell’anelito di liberarla dal sequestro della cenere”.

GENNAIO 2025

Leggi il bollettino del mese di Gennaio.

Annunci del mese:

– domenica 5 gennaio: alle 10.30, culto con santa cena. A seguire, l’agape comunitaria.

– mercoledì 8 gennaio: alle 20.15, presso la parrocchia del Sacro Cuore: “A scuola di ecumenismo. La fede di Nicea: storia e attualità di un Credo”, con Fulvio Ferrario e Cristina Simonelli.

– lunedì 13 gennaio: alle 18.30, studio biblico sul Vangelo secondo Luca.

– domenica 19 gennaio: alle 16.30, presso la Cattedrale di Lugano, celebrazione ecumenica per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, con Sabino Chialà.

– lunedì 20 gennaio: alle 18.30, studio biblico sul Vangelo secondo Luca.

– domenica 26 gennaio: alle 9.00, riunione del Consiglio di chiesa.

– lunedì 27 gennaio: alle 18.30, studio biblico sul Vangelo secondo Luca.

Testi di predicazione:

5.01, domenica di Giosuè: Giosuè 3,5-17

12.01, domenica di Raab: Giosuè 2,1-20

19.01, Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: Giovanni 11,17-27

26.01, domenica di Iefte e la figlia: Giudici 11,29-40

25 DICEMBRE, NATALE DI GESU’

Alle 10.30. culto di Natale insieme alla Chiesa di Risveglio e alla Chiesa evangelica Siriana.

I nostri auguri:

NASCERE

Un Dio che nasce: noi ci abbiamo fatto il callo, Natale dopo Natale; ma, se ci pensiamo bene, è qualcosa che mette sottosopra la nostra idea di Dio e la comprensione delle nostre vite. Da che mondo è mondo, Dio è completezza che non manca di nulla e che, dunque, non cresce né diminuisce: è l’Onnipotente, sottratto alla lungaggine dei processi umani, sempre a rischio di risultare impotenti, fallimentari. Ma se Dio nasce, allora questo nostro immaginario va in crisi. Come anche quello con cui diciamo il senso della nostra esistenza. Nella tradizione culturale occidentale si è sempre messo l’accento sull’essere umano come un “mortale” e non come un “natale”, preferendo definirci alla luce della fine inesorabile, mai nobilitando il nostro inizio.

A Natale possiamo intuire che l’essere umano è colui che comincia, che nasce e fa nascere, che può creare qualcosa di nuovo e di imprevedibile. Certo, non sappiamo se quanto iniziamo avrà successo. Ma siamo stati messi al mondo per nascere e far nascere. Non tanto per cambiare il mondo quanto per cominciare qualcosa, ogni volta daccapo, mai arresi.

Siamo dei “natali”, venuti al mondo per amarlo, per continuare a scommettere su quella vita buona che ha spinto Dio a desiderare la creazione. Siamo dei “natali” chiamati a mettere al mondo il mondo, con tenacia, nonostante le voci di morte che risuonano con forza e sembrano irridere il mistero della nascita.

Nascere insieme a Dio. Diventare con Lui persone generative: ecco la sfida.

Buon Natale!

MERCOLEDI’ 11 DICEMBRE

Dalle 18.00 alle 18.30, in piazza S. Rocco, veglia di solidarietà con le vittime delle persecuzioni religiose.

Alle 20.15, presso la parrocchia del Sacro cuore, studio biblico ecumenico. “La nuvola di testimoni credenti (Ebrei 12)”.