25 DICEMBRE, NATALE DI GESU’

Alle 10.30. culto di Natale insieme alla Chiesa di Risveglio e alla Chiesa evangelica Siriana.

I nostri auguri:

NASCERE

Un Dio che nasce: noi ci abbiamo fatto il callo, Natale dopo Natale; ma, se ci pensiamo bene, è qualcosa che mette sottosopra la nostra idea di Dio e la comprensione delle nostre vite. Da che mondo è mondo, Dio è completezza che non manca di nulla e che, dunque, non cresce né diminuisce: è l’Onnipotente, sottratto alla lungaggine dei processi umani, sempre a rischio di risultare impotenti, fallimentari. Ma se Dio nasce, allora questo nostro immaginario va in crisi. Come anche quello con cui diciamo il senso della nostra esistenza. Nella tradizione culturale occidentale si è sempre messo l’accento sull’essere umano come un “mortale” e non come un “natale”, preferendo definirci alla luce della fine inesorabile, mai nobilitando il nostro inizio.

A Natale possiamo intuire che l’essere umano è colui che comincia, che nasce e fa nascere, che può creare qualcosa di nuovo e di imprevedibile. Certo, non sappiamo se quanto iniziamo avrà successo. Ma siamo stati messi al mondo per nascere e far nascere. Non tanto per cambiare il mondo quanto per cominciare qualcosa, ogni volta daccapo, mai arresi.

Siamo dei “natali”, venuti al mondo per amarlo, per continuare a scommettere su quella vita buona che ha spinto Dio a desiderare la creazione. Siamo dei “natali” chiamati a mettere al mondo il mondo, con tenacia, nonostante le voci di morte che risuonano con forza e sembrano irridere il mistero della nascita.

Nascere insieme a Dio. Diventare con Lui persone generative: ecco la sfida.

Buon Natale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *